Taci! Sei morto by Katarina Mazetti

autore:Katarina Mazetti [Mazetti, Katarina]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa
ISBN: 9788861926370
pubblicato: 2014-09-29T22:00:00+00:00

14. Un complice sul tetto?

Estratto da

Nordöstran, mercoledì 8 febbraio

COME HA POTUTO L’ASSASSINO SVANIRE NEL NULLA

SOTTO GLI OCCHI DI TRE TESTIMONI?

Dopo l’omicidio del popolare conduttore Richard Malmström, avvenuto lunedì, tra i dipendenti di Radio Nordest si sta diffondendo un terrore strisciante. Possibile che in mezzo ai colleghi della stazione si nasconda un assassino? La polizia ha ormai abbandonato la teoria che l’omicidio sia stato commesso da un folle venuto dall’esterno: è risultato chiaro dalla conferenza stampa del pomeriggio di ieri. L’edificio che ospita Radio Nordest era stato setacciato a fondo dall’agenzia di vigilanza Securitas la sera prima dell’omicidio, e dopo il sopralluogo delle guardie giurate le uniche persone in grado di entrare senza che scattasse l’allarme erano quelle munite di un set di due chiavi: una per aprire il portoncino d’ingresso e l’altra per disinnescare l’allarme (da usare quando si entra nel palazzo al di fuori dell’orario d’ufficio). Oltre all’agenzia di vigilanza, solo i dipendenti della stazione radio dispongono di questo set di chiavi. Il movente dell’omicidio è tuttavia ancora avvolto nel buio.

Radio Nordest a tre giorni dal delitto: un ambiente di lavoro in cui si percepisce il terrore insinuarsi tra le scrivanie e aumentare di giorno in giorno. Chi ha ucciso Richard Malmström con un’accetta in piena trasmissione? L’assassino aveva un movente, o è stato l’atto di un folle? Colpirà ancora, e a chi toccherà, in questo caso? E soprattutto, dopo l’omicidio come è uscito l’assassino dallo studio due, quello dal quale Malmström quasi tutte le mattine trasmetteva il popolare programma mattutino “Nerocaffè”, ascoltato da tanti abitanti della regione?

Il due è il più grande degli studi di trasmissione di Radio Nordest. Dispone di una console, in modo che il conduttore che trasmette all’interno della regione possa gestire il programma in “auto-regia”, mandando in onda cassette preregistrate e dischi, ricevendo telefonate e così via. Richard Malmström era considerato un abile auto-regista: era difficile che nel corso dei suoi programmi si verificasse qualche inciampo. Fino a quella mattina.

Possibile che l’assassino aspettasse nell’ombra dello studio quando Malmström ha esordito con il suo caldo e amichevole “Buongiorno cari ascoltatori…” in quella fredda mattina di febbraio? Si è avvicinato in silenzio per colpire, da dietro, quando il conduttore aveva tutta l’attenzione rivolta al microfono? E se è così, dov’è finito dopo l’omicidio?

Nonostante la ricostruzione della polizia, o forse proprio a causa di questa, le congetture si sprecano e si possono classificare in tre categorie:

a) la finestra dello studio si può in realtà chiudere anche da fuori, magari grazie a un grimaldello o a una calamita? L’assassino può essersi calato dal davanzale, che si trova a circa due metri da terra, per sparire sotto la neve fitta magari usando un qualche genere di racchette? (Ai piedi della finestra non sono state rinvenute impronte nitide).

b) i tre testimoni mentono? È possibile che, come in Assassinio sull’Orient Express,

abbiano portato a termine insieme l’uccisione del collega (eventualmente con la connivenza del testimone nel seminterrato)? E in questo caso, qual era il movente?

c) i tre testimoni stanno tentando di proteggere

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